Allergia ai gatti

La diffusione dell’allergia ai gatti varia ampiamente in Europa e in uno studio condotto recentemente è stata rilevata essere pari al 35%.1 L’allergia ai gatti si sviluppa spesso nell’infanzia ed è dovuta a una reazione eccessiva del sistema immunitario alle proteine secrete dall’urina, dalla saliva (e più specificatamente da una proteina prodotta nella saliva chiamata Fel d1), dalle ghiandole sebacee e dai polpastrelli delle zampe del gatto.2 Gli scienziati non hanno determinato ancora con certezza perché alcune persone sviluppano l’allergia ai gatti mentre altre no, ma con maggiore probabilità questo è dovuto a una combinazione di fattori ambientali ed ereditari.

Tutti i gatti producono allergeni, ossia le sostanze che causano i sintomi dell’allergia, pertanto se si ha un’allergia al pelo dei gatti, una convivenza con essi non è preferibile, anzi è meglio evitare il contatto con i gatti per quanto possibile.2 Tuttavia, evitare completamente i gatti può essere difficile in quanto le sostanze allergeniche che questi producono si attaccano facilmente, ad esempio, agli indumenti, e possono diffondersi molto più lontano dalla casa in cui vive il gatto. Gli allergeni dei gatti sono presenti anche in concentrazioni elevate nella polvere nell’ambiente domestico, nei mobili con imbottitura e nei materassi.2 Gli allergeni possono essere facilmente trasportati nell’aria3 e possono persistere per settimane o persino mesi dopo che il gatto non c’è più.4 Se siete allergici ai gatti è bene sapere che sono disponibili dei farmaci in grado di alleviare i sintomi.

cat-allergy

Allergia ai gatti: sintomi

Gli allergeni dei gatti si spostano facilmente nell’aria, causando i sintomi dell’allergia quando vengono a contatto con le mucose degli occhi e del naso, con la pelle o con le mucose delle vie respiratorie delle persone sensibili. I sintomi dell’allergia ai gatti sono uguali a quelli dell’allergia ai cani e ad altri animali domestici e includono:2

Esistono gatti ipoallergenici?

Tecnicamente, non esistono gatti domestici totalmente ipoallergenici o gatti completamente anallergici. Tutti i gatti perdono una certa quantità di pelo, quindi non esiste un gatto che non lascia peli o che sia privo di allergeni. Tuttavia, alcune razze producono meno allergeni, tra cui il gatto Siberiano e il gatto Balinese che producono una minore quantità di proteina Fel d 1 nella propria saliva.

In generale, non è possibile consigliare una specifica razza di animali a una persona che soffre di allergia in quanto i livelli di allergeni possono variare significativamente anche all’interno della stessa razza. Se siete allergici, ma siete determinati a prendere un gatto, dovreste “fare delle prove” con i singoli gatti. Alcuni allevamenti di gatti offrono un servizio in cui mettono in contatto le cosiddette “case di test” dove le persone allergiche vengono messe vicine ai diversi tipi di gatti per verificare, prima di prendere un gatto, se sviluppano allergia. Il consiglio generale è di evitare di prendere un gatto a cui sapete di essere allergici.

Trattare l’allergia ai gatti

Se siete allergici ai gatti dovete evitare di possederne uno.5 Se già avete un gatto in casa, parlate delle opzioni disponibili con un medico. Se doveste scegliere di vivere con un gatto, nonostante soffriate di allergia, di seguito sono riportati alcuni suggerimenti pratici che potete adottare per alleviare i sintomi:

  • Non lasciate che il gatto entri nella vostra camera da letto o nelle stanze in cui trascorrete molto tempo
  • Lavate le mani spesso ed evitate di toccarvi gli occhi
  • Cercate di non toccare tappeti, tende o tessuti dell’arredamento
  • Spazzolate e fate regolarmente il bagno al gatto (preferibilmente non fate fare queste cose alla persona allergica e fatele svolgere fuori dalla casa)
  • L’esposizione agli allergeni dei gatti può essere ridotta utilizzando il flusso d’aria laminare con controllo della temperatura.5, 6 Tuttavia, sebbene questo trattamento abbia mostrato di migliorare la qualità della vita nelle persone con asma, non è stato testato per la rinite.

I filtri HEPA da soli non sembrano essere efficaci per i pazienti allergici ai gatti che possiedono questi animali.6

Sono disponibili anche farmaci per trattare le allergie ai gatti, che impediscono e alleviano i sintomi ma non curano l’allergia vera e propria.  È importante che contattiate il vostro medico se non siete sicuri delle cause che scatenano l’allergia o se i sintomi sono uguali a quelli dell’asma. Il medico potrà quindi eseguire un esame completo dell’allergia e aggiustare il trattamento, qualora necessario.

  • Bibliografia

    1. Mylan data on file. Non-interventional study 3305 Report.
    2. Bousquet J, Khaltaev N, Cruz AA, Denburg J, Fokkens WJ, Togias A, et al. Allergic Rhinitis and its Impact on Asthma (ARIA) 2008 update (in collaboration with the World Health Organization, GA(2)LEN and AllerGen). Allergy 2008; 63 Suppl 86:8-160.
    3. Luczynska CM, Li Y, Chapman MD, Platts-Mills TA. Airborne concentrations and particle size distribution of allergen derived from domestic cats (Felis domesticus). Measurements using cascade impactor, liquid impinger, and a two-site monoclonal antibody assay for Fel d I. Am Rev Respir Dis 1990; 141:361-7.
    4. Wood RA, Chapman MD, Adkinson NF, Jr., Eggleston PA. The effect of cat removal on allergen content in household-dust samples. J Allergy Clin Immunol 1989; 83:730-4.
    5. Scadding GK, Kariyawasam HH, Scadding G, Mirakian R, Buckley RJ, Dixon T, et al. BSACI guideline for the diagnosis and management of allergic and non-allergic rhinitis (Revised Edition 2017; First edition 2007). Clin Exp Allergy 2017; 47:856-89.
    6. Wood CC, Fireman P, Grossman J, Wecker M, MacGregor T. Product characteristics and pharmacokinetics of intranasal ipratropium bromide. J Allergy Clin Immunol 1995; 95:1111-6.