Se avete provato tutti i farmaci contro l’allergia disponibili, ma non vi sentite ancora bene a causa dei sintomi allergici, è possibile considerare l’immunoterapia.1, 2 Questo tipo di trattamento è adatto per le persone che conoscono la sostanza a cui sono allergici e che sono risultati positivi al test allergologico. Un ciclo di terapia a base del vaccino antiallergico (o immunoterapia in termini medici) dura da 3 a 5 anni circa. Il vaccino può essere somministrato tramite iniezione, gocce o compresse sublinguali.1, 2 Le iniezioni vengono effettuate presso lo studio del medico o in una clinica specializzata. La prima dose dell’immunoterapia orale viene inoltre somministrata sotto la supervisione del medico.3 Indipendentemente dalla via di somministrazione scelta, il principio resta lo stesso; il paziente viene esposto a una dose minima, ma crescente, della sostanza a cui è allergico, creando gradualmente una tolleranza nel tempo, finché non sviluppa più i sintomi se esposto alla sostanza scatenante nelle concentrazioni in cui è solitamente presente nell’ambiente. In questo modo si “allena” l’organismo ad aumentare la tolleranza a quella sostanza specifica e al termine del trattamento il sistema immunitario non reagirà più alla sostanza, eliminando la comparsa dei sintomi. La prima dose è molto ridotta e viene poi gradualmente incrementata ogni settimana, per un periodo di sette-otto settimane. Una volta raggiungo il livello massimo, la cosiddetta dose di mantenimento, il trattamento proseguirà regolarmente per almeno tre anni. La buona notizia è che questo tipo di trattamento modifica la patologia, per cui il vaccino allergia funziona ed è la soluzione più efficace a nostra disposizione per curare i sintomi allergici. Inoltre, può prevenire anche altri disturbi allergici, come ad esempio l’asma.4
Tuttavia, non è adatto a tutti i pazienti, dipende dalla sostanza e dal numero di agenti a cui si è allergici. Il medico sarà in grado di fornirvi ulteriori informazioni.
Quando i vantaggi superano gli svantaggi?
L’immunoterapia viene presa in considerazione per i soggetti che continuano ad avere sintomi nonostante un trattamento regolare e prolungato con i farmaci anallergici con ricetta più efficaci in assoluto.1, 2 L’immunoterapia non garantisce a tutti la completa scomparsa dei sintomi; chi ne è ancora affetto dovrà continuare ad assumere farmaci per tenerli sotto controllo.5 È possibile che i sintomi allergici persistano anche dopo l’avvio dell’immunoterapia, oppure che si manifestino durante il ciclo di trattamento. Se necessario, è possibile ricorrere a cure farmacologiche come ad esempio antistaminici orali, corticosteroidi intranasali e una terapia combinata a base di corticosteroide e antistaminico in un singolo spray per alleviare i sintomi.
Per via di alcune controindicazioni, i vaccini raramente sono adatti alle persone che sono allergiche a più di una sostanza. Inoltre, viene prescritta solo in casi eccezionali a bambini piccoli e persone con più di 45 anni. È sconsigliata anche alle donne in gravidanza. In linea generale l’immunoterapia è sicura e ben tollerata.6 Ciononostante, molti pazienti presentano sintomi respiratori e cutanei durante il trattamento e, in casi rari, anche anafilassi.7
Polline
In caso di raffreddore da fieno il vaccino antiallergico può essere efficace, in particolare in caso di allergia ai pollini della betulla e dell’erba.8, 9 Allevia i sintomi nasali e riduce la necessità di ricorrere a farmaci antiallergici.10 Inoltre, i suoi benefici durano per anni, una volta terminato il trattamento. Il vaccino antiallergico contro il raffreddore da fieno può prevenire anche la progressione dell’asma.10 L’autunno è la stagione migliore per iniziare l’immunoterapia contro il raffreddore da fieno, perché è finita la stagione dei pollini. È quindi più facile evitare gli effetti collaterali del trattamento. L’immunoterapia orale è stata introdotta in un periodo relativamente recente ed è definita immunoterapia sublinguale poiché viene somministrata sotto forma di gocce o compresse posizionate sotto la lingua.3 Le prime compresse vanno prese sotto la supervisione medica e, se tutto va bene, è possibile continuare il trattamento in modo autonomo. Questo trattamento viene solitamente iniziato qualche mese prima della stagione dei pollini e le pillole vanno prese regolarmente per tre anni.3 L’immunoterapia a base di compresse ha la stessa efficacia di quella a base di iniezioni, ma ha un miglior profilo di sicurezza e tolleranza.8
Animali domestici
L’immunoterapia è adatta a chi soffre di gravi sintomi che interferiscono con la vita quotidiana, ad esempio se è sufficiente essere nella stessa stanza con una persona che ha un animale domestico per avere una reazione allergica. In altre parole, l’immunoterapia non viene utilizzata per consentire ai pazienti di tenere a casa un cane o un gatto. Chi è allergico ai gatti e ai cavalli potrebbe trarre beneficio da un vaccino11, 12, mentre per chi è allergico ai cani le possibilità di successo dell’immunoterapia sono di gran lunga inferiori.13
Api, vespe e acari della polvere
Chi è allergico agli acari della polvere o alle punture di ape/vespa potrebbe trarre beneficio dall’immunoterapia.14, 15 Le persone che hanno sviluppato una reazione allergica generalizzata alle punture di insetti potrebbero essere idonee al vaccino contro i veleni che prevenga future reazioni.16 Non ci sono limiti di età per sottoporsi al vaccino contro le punture di api e vespe. Molti sono allergici alle punture di ape e di vespa (il 7,5% degli adulti e fino al 3,4% dei bambini), ma per alcuni queste reazioni possono essere gravi e causare un’anafilassi letale.16 Queste persone dovrebbero avere sempre con sé un kit d’emergenza che contenga un iniettore di adrenalina (meglio due), poiché è l’unico trattamento che contrasta l’anafilassi in modo abbastanza veloce da salvare la vita del soggetto.17
Vaccino allergia: costo e rischi
Il costo per alcuni vaccini non è sempre sostenibile e spesso non viene rimborsato, pertanto una valutazione medica a riguardo è importante. Per quanto riguarda i rischi, per evitare effetti collaterali è importante che i soggetti siano sani e che non presentino sintomi allergici il giorno dell’immunoterapia. Molto probabilmente dopo il trattamento vi sentirete bene, ma potreste provare prurito in corrispondenza all’area dell’iniezione ed essere un po’ più stanchi del solito. In rari casi si potrebbe verificare una reazione allergica,15 ed è per questo che le iniezioni devono essere effettuate sotto la supervisione del medico. Le persone allergiche al polline dell’erba che assumono il vaccino in compresse potrebbero inizialmente provare una sensazione di gonfiore e prurito alla bocca, ma si tratta di una condizione passeggera che scompare dopo le prime settimane di trattamento.3, 18
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